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Navigare il Caos: La JOMO e l’Importanza di Essere Presenti

01-11-2024 14:32

Veronica Di Carlo

Spazio Pareimi,

Jomo

Nell’era del sempre connesso, si sente spesso parlare di FOMO, “Fear of Missing Out”, ma...

Jomo

Nell’era del sempre connesso, si sente spesso parlare di FOMO, “Fear of Missing Out”, ma accanto a questo fenomeno esiste un’altra dimensione, quella della JOMO, “Joy of Missing Out”. Se la FOMO rappresenta la paura di perdere qualcosa di importante, la JOMO celebra la gioia di perdersi qualcosa per ritrovare sé stessi.

Questo concetto invita a riflettere su un approccio più consapevole e autentico alla vita, in cui si sceglie di disconnettersi per connettersi meglio con sé stessi e le proprie esigenze.

Cos'è la JOMO?

Con il termine JOMO si intende la capacità di trarre piacere e serenità dal non partecipare a ogni evento sociale o dall’essere costantemente connessi.

 

Si tratta di una scelta consapevole di vivere nel momento presente, valorizzando la qualità del tempo personale e delle esperienze quotidiane. Abbracciare la JOMO significa dare priorità al proprio benessere mentale e fisico, piuttosto che alle pressioni sociali.

L'Importanza della Consapevolezza

La psicologia positiva sottolinea l’importanza della consapevolezza come strumento per migliorare il benessere personale. La JOMO si radica nella capacità di vivere il momento presente, lasciando andare le aspettative sociali e le pressioni esterne. Attraverso pratiche di mindfulness, ad esempio, si apprende a focalizzarsi sulle proprie emozioni e desideri, permettendo di riconoscere che perdersi alcune occasioni può essere altrettanto gratificante quanto parteciparvi. Jon Kabat-Zinn, pioniere della mindfulness, sostiene che “la consapevolezza è un atto radicale che richiede di essere presenti con ciò che è, piuttosto che cercare costantemente di cambiarlo” (Kabat-Zinn, J., 1990, pag. 134).

 

Nell’ambito del nostro orientamento invece, Daniel Stern (2004), psichiatra e psicoanalista, ha evidenziato l’importanza del momento presente, sottolineando come l’esperienza vissuta “qui e ora” sia fondamentale per il nostro benessere psicologico. Stern spiega che la consapevolezza del presente ci permette di vivere in modo più autentico e soddisfacente, riducendo l’ansia e lo stress associati alla FOMO.

Il Ruolo dell’Autenticità e le Relazioni interpersonali

Dal punto di vista psicoanalitico, la JOMO può essere vista come un atto di autenticità. Freud parlava dell’importanza del “conflitto interno”, in cui i desideri e le aspettative sociali si scontrano con il nostro io autentico. Nella psicoanalisi relazionale, questo concetto viene ulteriormente esplorato, spostando il focus sul modo in cui il contesto relazionale in cui cresciamo e viviamo, influenza la nostra identità e il nostro senso di sé.

 

La capacità di abbracciare la JOMO implica quindi riconoscere e gestire le pressioni relazionali, permettendo di ascoltare il nostro io profondo piuttosto che conformarsi a un’immagine esterna. Come afferma Donald Winnicott (1958), la capacità di stare soli, intesa come il saper godere della propria solitudine, è una delle risorse psicologiche più importanti per lo sviluppo dell’individuo, che pone le basi del nostro saper stare in mezzo agli altri, e con gli altri.

Evidenze Scientifiche a Sostegno della JOMO

Uno studio pubblicato su Computers in Human Behavior esplora come l’uso proattivo della JOMO possa migliorare il benessere. Gli autori notano che la scelta consapevole di limitare l’esposizione ai social media e di vivere il momento presente è associata a una riduzione dell’ansia e a un aumento della soddisfazione di vita (Wang et al., 2022).

 

Un altro studio su Current Research in Behavioral Sciences di Smith e Williams (2023) sostiene che la JOMO possa favorire una migliore gestione del tempo e promuovere un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e personale, incoraggiando gli individui a disconnettersi dalle pressioni esterne e a dedicare più tempo ad attività significative.

 

Insieme, questi studi evidenziano l’importanza di adottare un approccio consapevole alla vita quotidiana per migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita.

Come Praticare la JOMO

Di seguito alcuni suggerimenti per avvicinarsi alla JOMO e cominciare ad abbracciarla:

- Limitare l’Uso dei Social Media: Stabilire orari specifici per controllare notifiche e messaggi, dedicando il resto del tempo ad attività che arricchiscono la nostra vita reale.

- Pianificare Momenti di Disconnessione: Integrare nella nostra routine quotidiana momenti di disconnessione completa dalla tecnologia, come una passeggiata nella natura, la lettura di un buon libro o la meditazione.

- Essere Selettivi con gli Impegni Sociali: Imparare a dire di no agli impegni che non ci interessano veramente, concentrandoci su ciò che ci porta gioia e significato.

- Praticare la Mindfulness: Esercizi di respirazione, meditazione e yoga possono aiutarci a rimanere presenti e consapevoli, promuovendo un senso di pace e benessere. Kabat-Zinn (1990) ci ricorda: non è possibile fermare le onde, ma si può imparare a surfarle.

 

Abbracciare la JOMO non significa rinunciare a esperienze significative, ma piuttosto riconoscere il valore del tempo trascorso con sé stessi e delle scelte fatte in base ai propri desideri. In un mondo che sembra non fermarsi mai, la JOMO ci invita a rallentare, riflettere e riconnetterci con ciò che conta davvero. La gioia di perdersi alcune opportunità può diventare una porta verso una vita più autentica e soddisfacente.


Bibliografia

Bowlby, J. (1969). Attaccamento e perdita. Vol. 1, L’attaccamento alla madre. Torino: Bollati Boringhieri.

 

Brown, K. W., & Ryan, R. M. (2003). The benefits of being present: Mindfulness and its role in psychological well-being. Journal of Personality and Social Psychology, 84(4), 822-848. Disponibile su https://psycnet.apa.org/doiLanding?doi=10.1037%2F0022-3514.84.4.822

 

Diener, E., Lucas, R. E., & Scollon, C. N. (2006). Beyond the hedonic treadmill: Revising the adaptation theory of well-being. American Psychologist, 61(4), 305-314. Disponibile su https://psycnet.apa.org/doiLanding?doi=10.1037%2F0003-066X.61.4.305

 

Freud, S. (1923). L’Io e l’Es. Editori Riuniti.

 

Hunt, M. G., Marx, R., Lipson, C., & Young, J. (2018). No More FOMO: Limiting Social Media Decreases Loneliness and Depression. Journal of Social and Clinical Psychology, 37(10), 751-768. Disponibile su https://guilfordjournals.com/doi/pdf/10.1521/jscp.2018.37.10.751

 

Kabat-Zinn, J. (1990). Full catastrophe living: Using the wisdom of your body and mind to face stress, pain and illness. New York: Delacorte.

 

Seligman, M. E. P. (2002). Authentic Happiness: Using the New Positive Psychology to Realize Your Potential for Lasting Fulfillment. Free Press.

 

Smith, A., & Williams, R. (2023). Embracing the Joy of Missing Out: How reducing digital engagement enhances life satisfaction. Current Research in Behavioral Sciences, 4, 100014. Disponibile su https://www.researchgate.net/publication/369190640_JOMO_Joy_of_Missing_Out_and_its_Association_with_Social_Media_Use_Self-Perception_and_Mental_Health

 

Stern, D.N. (2004). Il momento presente: in psicoterapia e nella vita quotidiana. (Trad. It. 2005) Milano: Raffaello Cortina.

 

Wang, Y., Wang, X., Liu, L., Xie, X., & Wang, J. (2022). The Joy of Missing Out (JOMO): Exploring the link between JOMO and well-being in a connected world. Computers in Human Behavior, 130, 107160.

 

Winnicott, D. W. (1958). The capacity to be alone. International Journal of Psychoanalysis, 39, 416-420.

 

 

Veronica Di Carlo

PSICOLOGA & PSICOTERAPEUTA

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